- Riorganizzazione quotidiana e salute emotiva
- Condizioni di disagio nell’emergenza
- Benessere psicologico e sistema immunitario
- Amplificare reazioni abituali
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L’emergenza Coronavirus e le misure di contenimento stanno imponendo una tempestiva e radicale riorganizzazione quotidiana, famigliare, lavorativa, relazionale e sociale in tutto il Paese.
La situazione di emergenza può condizionare la salute emotiva e il benessere mentale in modi diversi.
In questo contesto l’aiuto dello psicologo può essere utile per indirizzare le risorse, rielaborare i piani e gestire ansia e situazioni relazionali più complesse.
Sono a disposizione per il colloquio on-line o in studio a seconda della distanza, del caso e in linea con le direttive Ministeriali.
Misure di sostegno
Attualmente tutti ci stiamo adattando a situazioni diverse dal solito e, per far fronte alle difficoltà di questo particolare periodo, può essere utile saper gestire le emozioni che si generano, oltre che orientare e ottimizzare le risorse.
Le condizioni più frequenti di disagio provocate dalla situazione di emergenza contemplano:
- panico e ansia generalizzata (un pericolo circoscritto e contenuto di contagio è generalizzato e esteso ad ogni situazione che viene percepita come rischiosa e allarmante)
- allerta o tensione (stress) continua
- paura del futuro
- sensazione di impotenza
- ipocondria (ogni minimo segnale viene interpretato come un sintomo del virus)
- senso di solitudine, isolamento, prigionia (sensazione di essere in trappola e tagliati fuori dal mondo)
- questioni esistenziali
- paura dell’altro/perdita di fiducia nel prossimo
- senso di abbandono
- preoccupazione continua per la propria salute e quella di familiari e amici più fragili
- preoccupazione per il lavoro / studi / altri progetti
- rancore verso altri (considerati responsabili del contagio, persone che non rispettano le norme di sicurezza, ecc.)
- difficoltà nella gestione dei figli
- gestione del tempo in isolamento
- gestione di anziani non autosufficienti
Emergenza e ripercussioni
I disagi che nascono in questa situazione di emergenza possono incidere complessivamente sul benessere psicologico e ripercuotersi sul sistema immunitario. In un momento, peraltro, in cui lo si vorrebbe al massimo dell’efficienza.
L’essere umano, infatti, consiste di una rete di sistemi interconnessi. Comprende sistemi biologici, psicologici e sociali che interagiscono: la persona è un’unità biopsicosociale.
La psiche, quindi, non solo emerge dal livello biologico, ma retroagisce su di esso. Il livello fisico e quello psicologico sono interconnessi e dipendono l’uno dall’altro.
A maggior ragione, proprio oggi, abbiamo dei motivi in più per creare un buon equilibrio psico-fisico per noi, per le persone che da noi dipendono e con cui ci relazioniamo.
Espressioni del disagio
La riorganizzazione richiesta dall’emergenza avviene in tempi rapidi e dà luogo alle reazioni più variegate ed estreme da parte delle persone.
Alcune reazioni, tuttavia, che si mettono in atto in tale situazione di emergenza non sembrano altro che l’estremizzazione di comportamenti che già appartengono al repertorio personale.
Chi in famiglia assume il ruolo di procurare i pasti, farà grandi scorte alimentari, non appena si prospetti il rischio di non poter più provvedere.
Colui/lei, invece, che abitualmente manifesta atteggiamenti oppositivi, esprimendo opinioni e critiche nei confronti di familiari o datori di lavoro, società o decisori politici, continuerà a farlo in modo esponenziale.
Chi, poi, tende ad agire esprimendo preoccupazione e immaginando gli eventi in modo negativo potrebbe sperimentare intensi momenti di ansia e contagiare, affliggendo, anche i propri cari.
Questo fa sì che alcuni comportamenti, che entro una certa misura erano tollerati, risultino eccessivi in situazione di crisi. Aumentando l’occorrenza di liti, sentimenti conflittuali, disagio e stress.
Ancor più si verifica per la presenza ‘forzata’ in famiglia, nella convivenza o al contrario per l’amplificazione dell’isolamento.
Questo servizio si rivolge a:
- Persone vulnerabili che temono per la propria salute e quella dei cari/ lutto
- Operatori sanitari
- Uomini e donne preoccupati del loro futuro lavorativo
- Studenti in stallo da laurea e progetti universitari
- Genitori che si trovano divisi tra preoccupazioni lavorative e figli di ogni età da gestire a casa.