La realtà del sostegno psicologico online

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L’avvento delle nuove tecnologie

Le nuove tecnologie hanno modificato il nostro stile di vita, il nostro modo di relazionarci con il mondo, di vivere le emozioni e di progettare il futuro. Si tratta di una trasformazione epocale perché è avvenuta nell’arco di pochi anni, cogliendoci per alcuni versi impreparati.

Gli psicologi, che fanno della relazione con l’altro la base del proprio intervento, hanno quindi la competenza per anticipare gli eventi. Questo per cogliere i nuovi bisogni delle persone, immaginando come possa cambiare la società nel suo insieme.

Il compito specifico è quello di adeguare le risorse che la tecnologia può offrire e declinarle secondo gli aspetti che caratterizzano la professione stessa. Una parte nell’analisi del cambiamento è data dall’esplorazione delle nuove tipologie di servizio e di richiesta.

La relazione tra reale e virtuale

I cambiamenti nelle forme di comunicazione contribuiscono alle trasformazioni sociali. Basti pensare a come l’invenzione del telefono abbia stravolto le nostre possibilità, permettendoci di comunicare facilmente con persone dall’altra parte del mondo. È necessario chiedersi come l’impatto con le nuove tecnologie stia cambiando la professione di psicologo e come possa modificarsi la relazione psicologo-utente nel mondo virtuale.

Se cerchiamo nel dizionario il termine “virtuale” troveremo la formula: “ciò che è in potenza e non in atto”. Questo termine è contrapposto in molti ambiti a ciò che invece viene definito “reale”, effettivo e non solo potenziale.

Nel mondo delle nuove tecnologie il dizionario conferisce al termine virtuale il significato di “ciò che è simulato”, ciò che vuole simulare un’interazione concreta. Si differenzia così dal mondo reale, in cui le connessioni sono effettive e comportano la presenza fisica.

In questo momento storico definire ciò che è virtuale come qualcosa di simulato, e quindi finto, potrebbe risultare riduttivo. In una società, infatti, che si muove tra chat e social network, reale e virtuale diventano due facce delle possibilità relazionali.

Queste due realtà si muovono su diversi piani e si avvalgono di strumenti diversi: nel primo caso serve una buona connessione Wi-fi, nel secondo è necessaria la presenza fisica. Tuttavia, entrambe permettono l’incontro e l’interazione tra due o più persone.

La dimensione relazionale nella quale ognuno di noi definisce la propria identità, oscilla tra reale e virtuale. La persona, abituata a relazionarsi faccia a faccia, si ritrova oggi in una rete di connessioni e possibilità di nuovi contatti, in cui reale e virtuale si sovrappongono.

In modo particolare, nelle nuove generazioni tale distinzione si annulla. La possibilità di socializzare data da Facebook e Instagram è in continuità con quella lasciata a scuola e nei “reali” punti di ritrovo.

Intervento psicologico telematico/online

In questo contesto, si inserisce l’intervento psicologico, che, come è stato detto in precedenza, è fondato sulla relazione. Internet ha permesso agli psicologi di intervenire anche a distanza, diventando uno strumento di contatto tra professionista e cliente.

L’intervento si articola in diversi modi: mail, chat, telefono e videoconsulenza.

L’utilizzo dell‘e-mail è un modo per mettere per iscritto le proprie esperienze interiori e per riorganizzare le idee. Di solito è utilizzata per il primo contatto in cui le comunicazioni di richiesta e intervento avvengono in momenti distinti. Questa modalità può essere preliminare e integrativa alla consulenza in presenza.

La seconda modalità include i canali social come Facebook, WhatsApp e Messenger, i quali consentono anche di avere una comunicazione in tempo reale, facilitando l’incontro (online). In questo modo è possibile comprendere la richiesta d’aiuto e trovare insieme il miglior modo per lavorare sul problema in un secondo momento.

Il telefono consente una comunicazione istantanea e aggiunge alle altre modalità descritte la possibilità di cogliere intonazione della voce, silenzi, tentennamenti e altre sfaccettature della conversazione.

Solo la videoconsulenza, tuttavia, accorda la possibilità di unire audio, video e testo. È ritenuta la via preferenziale di intervento online. Questo strumento, infatti, unisce la possibilità di contatto visivo con la comodità di una comunicazione a distanza, intesa come la capacità di azzerare le barriere architettoniche, ma anche quelle connesse a eventuali paure della persona.

Intervento psicologico online…senza psicologo

Nei casi appena presentati le tecnologie svolgono una funzione di supporto, facilitando la possibilità del servizio e permettendo che la relazione tra psicologo e utente abbia luogo e si basi sulla reciprocità.

Lo sviluppo tecnologico raggiunto, però, si è spinto oltre queste possibilità di intervento, ponendosi in molti casi in sostituzione della figura e della persona stessa dello psicologo, rendendo automatiche alcune procedure.

Per tecnologie psicologiche sostitutive ci si riferisce, per esempio, a quei software autoguidati che lavorano attraverso siti web, finalizzati alla prevenzione e promozione del benessere e ad offrire interventi educativi. Questi servizi sono rivolti a chi ricerca aiuto per perdere peso, per smettere di fumare o per prevenire ricadute.

A questi esempi si aggiungono tutte le applicazioni che sono proposte come un supporto psicologico non supervisionato, previa installazione su tablet e smartphone.

La figura e la persona dello psicologo, nei casi citati, vorrebbe essere del tutto sostituita dalla tecnologia. L’accessibilità, la semplicità e l’economicità di questi servizi costituiscono indubbi vantaggi per le persone che li utilizzano.

Tuttavia, se il professionista viene meno, insieme al suo bagaglio di conoscenze in grado di essere applicate con flessibilità e adeguatezza, viene meno il contributo all’obiettivo terapeutico della relazione, con tutte le sue implicazioni. In questo modo, pur risparmiando, si rinuncia irrimediabilmente all’efficacia dell’aiuto psicologico adeguato alla situazione specifica della persona.

Possiamo affermare, per concludere, che l’intervento telematico stia prendendo sempre più spazio accanto all’intervento tradizionale in presenza. Per questo, di recente, si è data molta attenzione all’argomento e alla comprensione di ciò che le nuove tecnologie apportano e tolgono alla relazione terapeutica.

Per approfondire i vantaggi e gli svantaggi del sostegno psicologico online in diverse situazioni leggi anche: Vantaggi e svantaggi dei mezzi telematici in psicologia

Autore: Silvia Corchia

Laureata in Psicologia Clinico-Dinamica, tirocinante post-lauream

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